"... «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati..."
Una delle cose più risibili del Cristianesimo istituzionale e una delle sue robe più incredibilmente contraddittorie è che l'accesso agli strumenti di "purificazione" è successivo alla "purificazione" stessa. Mentre Cristo cerca i malati, le Chiese cercano i guariti e aprono le porte solo a quelli.
Gli esattori delle tasse e i peccatori pubblici solo dopo "aver seduto a mensa" con Cristo, cambiavano vita.
E Cristo non esigeva il pentimento prima del perdono.
La cena del Signore e con il Signore era la medicina, non il premio. E la vera riconciliazione era l'abbraccio e il bacio della pace, non l'accusa dei peccati, al buio di un confessionale!
Recentemente, un Vescovo mi ha detto che: "La Chiesa ha le sue regole. O sei dentro o sei fuori!"
Oggi più che mai capisco che a stare fuori dai criteri dati da Cristo è esattamente quella Chiesa che si è creduta, per secoli, "proprietaria della Grazia".
Se non mi allineo ad una Chiesa così, forse, ho qualche possibilità di essere un buon cristiano. E, prima ancora, un buon uomo.