"... E che nessuno sia giustificato davanti a Dio per la Legge risulta dal fatto che il giusto per fede vivrà. Ma la Legge non si basa sulla fede..."

10/11/20241 min leggere

man in gray jacket and black backpack standing on green grass field near mountain during daytime
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Lascio, solo per un giorno, la preghiera sul Vangelo. Il terzo capitolo di Paolo ai Galati mi aiuta ad esplorare meglio le profondità del mio cuore e ad esplodere in un canto inatteso.

La fiducia, in Dio, nella Vita, nel futuro, negli altri, perfino in noi stessi, nonostante ogni miseria, sta alla base di ogni giustizia, alla base di ogni "giustificazione".

Non le Leggi. Non la logica del dovere. Non il "buonsenso". Non il perbenismo. Non i riti. Non le tradizioni. Non i miti.

L'amore precede ogni colpa. Ogni dolore.

L'universo intero fa eco al mio canto, perché al sospetto, al timore, all'indifferenza, al ricatto, alla ricerca di spazi di potere nessun movimento, nel cosmo, corrisponde.

Ogni cosa vive immersa dentro una rete di relazioni che esprime equilibrio e che permette Vita su Vita, Vita da Vita, in una danza che non si arresta, che non cerca vantaggi, ma che esprime, solo ed unicamente, bellezza, ordine, limpida trasparenza.

La bocca si apre al sorriso.

Il viso s'illumina di stupore.

La mano tesa incontra quella dell'altro.

Ed insieme, compagni dell'universo, riprendiamo il cammino su un selciato di stelle.

E, in tutto questo amore, davvero possiamo esclamare che "l'armonia vince di mille secoli il silenzio"!