"... Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese..."

10/22/20241 min leggere

brown wooden house on lake
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Siate pronti. Ma pronti non lo siamo mai. "Si dice, in Sicilia, che è "lo stesso morto ad insegnarti a piangere!"

Non esiste traccia - o non ne conosco - di un proverbio simile, ma in una veste meno "funerea".

Evidentemente, la saggezza di chi ci ha preceduto, sapeva bene che un dono inatteso è molto più facile da gestire rispetto ad una tragedia inaspettata, ad un problema non previsto o preventivabile.

Cosa vuol dire, allora, "siate pronti"? E' davvero plausibile una "prontezza" di questo tipo, capace di far fronte a qualsiasi evenienza?

Nella mia esperienza, no. Anzi, un delirio simile sarebbe, per un verso, maniacale, e, per altro verso, disperato, inconcludente.

Nella mia preghiera di oggi, ho presentato al Signore la mia incapacità nel dominare eventi e situazioni. La mia impreparazione rispetto alle sfide della vita. La mia incapacità nel "tenere tutto sotto controllo".

Ho maturato, in cambio, la coscienza della visita del "Dio che (mi) serve" esattamente nei momenti di mia maggiore impreparazione, paralisi.

Quando io alzo le mani, Signore, stammi accanto di più.