"... un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi»..."

Da quale lebbra andava purificato? Da quale lebbra vado io stesso purificato? La vera lebbra è il sospetto, più o meno evidente, che lo stato in cui ci si trova sia conseguenza del volere di Dio.

A guarire il lebbroso non è la "conversione" di un Dio che, di colpo, diventa compassionevole, ma la determinazione con la quale quest'uomo esce da suo silenzio e si apre alla relazione. Nel suo tornare al dialogo, alla "Parola", nel suo volgere l'attenzione alla bellezza che tiene dentro e che gli permette di rialzare il capo e vedere, scorgere, l'altro, si spezza il muro dell'isolamento e la vita torna a fiorire.

Dio, in tutto questo, era sempre stato lì ad aspettare che il lebbroso volesse veramente la sua guarigione, cioè capisse quale fosse il suo vero problema...