"... alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie..."

10/6/20241 min read

white and brown train door
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Se lo leggete, il brano di oggi mette in piena evidenza, almeno, due linee:

1) l'essere umano si presenta in due forme, maschile e femminile;

2) ciò che Dio ha unito (in matrimonio) nessuno osi separarlo.

Se ci fermiamo a questo, vuol dire che non abbiamo prestato attenzione alle righe introduttive, riportate sopra.

La risposta di Gesù è condizionata dalla domanda che gli è stata fatta.

E fatta con malizia!

Gesù non sta facendo, nel rispondere, un trattato sul matrimonio. Né un compendio di sessuologia. Non sta parlando di identità sessuali. Nessuno gli ha chiesto "Come mi comporto, se scopro che mio figlio è gay?"

D'altra parte, neppure lo interrogarono su questioni specifiche, su situazioni concrete: gli chiesero (ripeto, con malizia!) di trattare del rapporto uomo-donna nelle sue linee generali!

In questo senso, quanto è contenuto nel Vangelo non può essere assolutizzato.

E c'è di più. Chi lo assolutizza non si distanzia dal talebanesimo della interpretazione letterale, decontestualizzata e, quindi, nociva alle esigenze di centralità della persona umana.

Evitiamo di porre in bocca a Cristo ciò che Cristo non ha detto e, neppure, forse, si sognava di dire!