"... congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca..."
Riflettiamo spesso sulla presenza di Cristo nelle tempeste della nostra vita, per quietarle.
Ma ci sfugge, possibilmente, il fatto che Cristo lo carichiamo sulla barca ben prima della tempesta. E coinvolgiamo nell'avventura della nostra, anche altre barche che, apparentemente, non c'entrano.
Ma il mare è lo stesso per tutti.
E quando carichi Cristo sulla tua barca, così com'è, senza farti sconti, finisce che la tempesta arriva. Per te e per quanti stanno con te.
Per affrontare le tempeste della vita, bisogna contare su quel fondamento assoluto che ci abita e ci trascende.
Ma contare sul fondamento assoluto che ci abita e ci trascende, metterlo al centro, significa prepararsi ad affrontare la tempesta.
L'assoluto resta luce in fondo al tunnel. Ma è pur vero che attraversare quel tunnel potrebbe essere conseguenza proprio del tuo aver scelto l'assoluto, il bene, la verità, la giustizia, l'amore come radici vere dell'esistenza.
E avanti!