"... i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo»..."

8/11/20241 min read

a table topped with lots of bowls and bowls
a table topped with lots of bowls and bowls

Negli ambienti religiosi, purtroppo, "mormorare" è termine tecnico.

Ho potuto sperimentare che anche decisioni importanti e indirizzi di cammino vengono assunti nella superficialità di una mormorazione, che, in quanto tale, diventa "fonte del diritto" e ottiene valore di legge.

Quello della mormorazione, che portò alla morte Cristo stesso, è l'atteggiamento opposto alla "ruminatio", al masticare ("ruminare") continuamente la Parola, riempendo, così, di bontà la bocca, la mente ed il cuore.

Mormorare è svuotarsi di ogni bene per dare spazio al fango e alle sue dinamiche.

Mormorare è anche condurre a processi-farsa, lì dove si ha almeno l'accortezza di celebrarli, perché diventa impossibile distinguere verità e menzogna quando il fango sporca l'acqua dei fatti.

Papa Francesco ha richiamato l'attenzione più volte sulla dinamica tossica del pettegolezzo.

I teologi hanno storto il naso, considerandolo un problema secondario. Quelle comunità, invece, che evidentemente, sono circoli privati o cortili e non comunità, hanno, complessivamente, fatto spallucce e continuato la loro vita, tra ghigni e sorrisini capaci di uccidere la gente.

È "Chiesa in uscita" anche questa, in fondo. Però, per il fatto che, da una Chiesa così, si scappa volentieri!