"... Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sodoma sarà trattata meno duramente di quella città»..."


Siamo difronte ad una minaccia?
Ad un rimprovero?
Ad una maledizione?
Niente di tutto questo. Piuttosto, si tratta di prendere atto delle naturali ed ovvie conseguenze di un agire errato e di una disposizione interiore non certo buona, positiva, arricchente.
Mancare in accoglienza, chiudersi all'alterità produce frutti nefasti, non solo per chi sceglie questa via, ma anche per la sua "città", per la "polvere della sua città": In un ambiente chiuso, le relazioni diventano in fretta tossiche, "l'aria si fa pesante", come in una stanza chiusa. Le stesse dinamiche sociali vengono alterate.
Guardate alla chiusura del nostro occidente: "chiudere le porte d'Europa" sta significando decremento delle nascite, mancanza di forza lavoro, aumento del costo del lavoro, crisi del commercio...
Eppure, nel dibattito politico, nessuno si azzarda a lanciare messaggi di reale apertura.
Ciò condiziona anche l'aumento dei disordini, della "povertà rabbiosa" di chi resta fuori e viene sistematicamente depredato delle proprie risorse, in casa sua e nella sua patria, per via di un colonialismo che non è mai finito.
Possiamo, poi, meravigliarci, se nei nostri contesti, si temano o si verifichino ritorsioni e attentati, omicidi e stragi?
Abbiamo cercato e voluto noi stessi la medesima fine di Sodoma. E' naturale conseguenza del nostro agire e delle politiche che mettiamo in atto.
Non illudiamoci del fatto che un vorticoso sviluppo tecnologico possa risolvere le dinamiche sociali problematiche. Al contrario: il benessere di pochi ricchi esaspera le tensioni legate al malessere di tanti poveri.
Chiudere le porte e assumere atteggiamenti difensivi a priori genera morte. Per evitare la sorte di Sodoma, bisogna restare aperti, inclusivi, solidali e sussidiari. In altri termini, "magnanimi". Nella mente come nel cuore. Nelle dinamiche sociale come in quelle politiche.