"... Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio..."

7/22/20241 min read

a view of a body of water from a balcony
a view of a body of water from a balcony

Il vangelo mi presenta oggi la metafora migliore per la vita spirituale. Quando,verso Santiago, ci si sveglia all'alba per affrontare la giornata di cammino si sperimenta l'ebbrezza dell'incerto.

Nel tuo cuore c'è speranza. Ed è tale da muovere il tuo passo. Ma intorno è ancora tutto buio.

Maria, al sepolcro, giunge con il mattino della speranza in fondo al cuore.

Eppure, in quel momento, tutto, nella sua vita, era buio, sconfitta e paura, dopo la morte del maestro amato.

Quella che definiamo "partecipazione al mistero pasquale" non è una dinamica rituale e liturgica se prima non sa essere una esperienza esistenziale. Bisogna essere capaci di riconoscere queste tappe della vita e distinguere bene i due piani: quello del mattino, che è prima di tutto una condizione interiore, legata alla speranza che non muore (nel cuore di chi ama...), e quello del buio, che è l'insieme dei disastri che, ahimè, spesso, affollano il nostro cammino su questa terra.