"... voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati..."

8/4/20241 min read

silhouette of trees near body of water during sunset
silhouette of trees near body of water during sunset

La fame di prodigi impedisce di giungere lì dove i segni ci chiedono di approdare: la sempre nuova coscienza della relazione con l'assoluto da cui siamo abitati e trascesi.

L'immagine della paternità di Dio, utilissima al fine di condurci nel cammino verso la pienezza della vita, può tornare deresponsabilizzate, se non accompagnata dalla consapevolezza dell'inabitazione nostra nella vita divina e dell'inabitazione sua nella nostra. In questa circolarità reciproca si sciolgono le approssimative e plastiche intuizioni sul nostro "dipendere da Dio" per fare spazio ad un più maturo "essere in Dio" ed "essere-Dio".

Fermarsi ad un "pane quotidiano", gratuitamente ricevuto, senza mai diventare noi quel "pane per il mondo" vanifica il dono stesso.